Siria, orrore nella moschea: quaranta corpi giustiziati

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  1. »Dante
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    Siria, orrore nella moschea: quaranta corpi giustiziati

    Orrore a Damasco. I corpi di una quarantina di persone, giustiziate con colpi di arma da fuoco alla testa, sono stati ritrovati nei pressi della capitale siriana. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locali, dicendo che i corpi sono stati trovati nei sotterranei della moschea Omar di Muaddamiya, a sud-ovest della capitale.
    TERRORE TRA I CIVILI - Testimoni e attivisti hanno hanno raccontato dell'ingresso di blindati e carri armati dell'esercito nella capitale nella città, roccaforte dei ribelli anti-regime. Secondo le testimonianze riferite dai Comitati di coordinamento, i militari sono entrati nel primo pomeriggio nel sobborgo protetti dai blindati, dando fuoco ai negozi, alle abitazioni civili e uccidendo sommariamente i civili in fuga.

    LA REPLICA AGLI USA - Mentre a Damasco ha risposto alle minacce di Obama che durante una conferenza stampa aveva parlato di un intervento militare, in caso di uso da parte del regime di Assad di armi chimiche. «Le dichiarazioni dei Paesi occidentali sulle armi chimiche in Siria sono il pretesto per un'invasione». Lo ha detto il vice premier siriano, Qadri Jamil, responsabile dei negoziatori economici della Siria e a capo di una delegazione ufficiale in visita in Russia. «Una storia pensata all'estero, che ci ricorda la storia dell'Iraq»: così il vicepremier siriano Qadri Jamil ha risposto in una conferenza stampa a Mosca ad una domanda sull'ipotesi relativa a possibili armi chimiche presenti in Siria. «L'occidente cerca una scusa per un intervento armato in Siria. Se questa scusa non funziona, ne troveranno altre. Ma noi diciamo che questo non è possibile», ha aggiunto.

    IL DESTINO DEI SIRIANI - E da Mosca arriva anche la risposta della Russia: Solo i siriani potranno decidere sul destino della Siria. Sergei Lavrov, il ministro degli Esteri russo, ha ribadito il no di Mosca a interventi esterni sulla guerra civile siriana. Lo scrive oggi l'agenzia di stmapa Interfax. «La riconciliazione nazionale è l'unico modo per fermare bagno di sangue al più presto e fornre ai siriani stessi le condizioni per sedersi al tavolo negoziale e decidere il futuro del paese senza aiuti dall'esterno.

    EMERGENZA UMANITARIA - Una delle più profonde crisi umanitarie del mondo. Così hanno definito gli Usa la situazione in Siria e hanno stanziato 82 milioni di dollari in aiuti. « Si tratta di una delle più gravi crisi umanitarie al mondo» ha dichiarato ad alcuni giornalisti europei, in una conferenza stampa via internet, David Robinson, responsabile dell'ufficio del dipartimento di Stato che si occupa di flussi migratori. In 17 mesi di conflitto, in Siria sarebbero decedute 21.000 persone. Secondo quanto riferisce Brian Moller, anestetista australiano parte di un team di medici e infermieri composto da sette esperti stranieri e circa 50 siriani, l'ong ha impiegato una settimana per istituire l'ospedale. «Potevamo vedere e sentire i bombardamenti quasi ogni giorno», racconta Moller, spiegando di aver informato il governo siriano della presenza della struttura, ma senza precisare dove questa si trovi. «Non hanno apprezzato la nostra presenza», ha evidenziato.



    Redatto da »Dante
     
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