Posts written by Wil$†

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    De Laurentiis: "Cavani resta. Lavezzi? Non lo trattengo"

    Il presidente del Napoli parla dalla Cina: "Edinson č un bravissimo ragazzo e rimarrŕ. Hamsik ha rinnovato. Il Pocho sta nel mio cuore, perň se lui crede che questa non sia la sua casa, lo lasceremo andare"

    "Ieri notte c'č stata l'apertura del secondo festival di Pechino. E' stato bello incontrare i registi piů importanti della Cina. Questo Paese mi ha molto sorpreso. Pechino č incredibile, č una realtŕ proiettata nel futuro, i cinesi si sono superati. Sono andato allo stadio di Pechino, ho visto lo stadio della Supercoppa, speriamo di esserci. Sto mettendo in piedi un torneo estivo per affrontare il Real Madrid, il Manchester United e forse il Paris St. Germain. Vorrei organizzare delle partite in Cina". Aurelio De Laurentiis č un fiume in piena e mette in fila sogni e progetti a Notte Azzuurra, dove č l'ospite speciale.

    il futuro di cavani — Non manca quindi il commento sulle dichiarazioni di Cavani che comincia a guardarsi intorno: "Sono tutti 'uaglioni' - si legge su Napoli.net -. Cavani č un bravissimo ragazzo e rimarrŕ a Napoli come tutti quelli che vogliono restare. Poi magari c'č qualcuno che vuole andare via e vedremo se ci sono le condizioni. Dobbiamo anche preparare il terreno per le new entry. Hamsik, invece, ha rinnovato: avevamo rinnovato su un pezzettino di carta a novembre, poi abbiamo fatto decantare quella firma per scrivere il contratto. L'altro giorno abbiamo annunciato un matrimonio che giŕ esisteva. Dico ai tifosi di stare tranquilli. Avremo un futuro sempre piů radioso. Lavezzi? La clausola rescissoria esiste nel contratto, inserita per volontŕ di chi si fa acquistare. Se l'ha voluta a suo tempo, prima o poi la eserciterŕ: bisogna capire se ci saranno club disposti a investire quei soldi. Se lui accetterŕ, vorrŕ dire che il suo ciclo con il Napoli č finito. Noi non tratterremo nessuno, il Pocho sta nel mio cuore, perň se lui crede che questa non sia la sua casa, lo lasceremo andare".

    il progetto va avanti — Il presidente degli azzurri ha visto Napoli-Novara dalla Cina: "Ho usato il computer, non ero in diretta, ero in ritardo di mezz'ora. Abbiamo passato la notte in bianco con grande piacere. Ora stiamo tranquilli, ha ragione Mazzarri. Non possiamo esaltarci e deprimerci nel giro di poco. Stiamo vicino al Napoli. Le due trasferte consecutive? Non sono facili, ma c'č chi sta peggio di noi. E' un campionato che dimostra grande agonismo, il calcio sta cambiando e lo faremo. Questo prodotto non funziona. Per quanto riguarda il Napoli, stiamo seminando. Lo faremo quest'estate con il mercato e poi continueremo, l'obiettivo č una squadra vincente e competitiva nel rispetto del fair play".

    bigon intoccabile — Lo Monaco ha lasciato il Catania, ma non insidia il ruolo del d.s. Bigon: "Riccardo fa parte del progetto e lo farŕ ancora finché non si comporterŕ in maniera non gradita al sottoscritto. E' una persona squisita e preparata. Stimo moltissimo Lo Monaco, č simpatico, ha esperienza, ha lasciato il Catania perché aveva un'altra destinazione. E' stata un'ipotesi dei media un passaggio al Napoli. L'unica persona che lascerŕ il Napoli č Marco Fassone: tornerŕ nella sua casa di Torino, credo che abbia giŕ un'altra destinazione. Con l'arrivo di Saracino nei mesi scorsi, non ho bisogno di un direttore generale. Mi interessano i direttori di sezione, č fondamentale suddividere il lavoro. Ognuno deve avere il proprio ambito. I fatti di Marassi? Mi dispiace per il Genoa: le nostre tifoserie sono gemellate. Auguro a Preziosi di risolvere al piů presto questo momento di crisi".
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    Conte: "Nessuna paura. Cinque finali per la storia"

    Il tecnico della Juve, alla vigilia della trasferta di Cesena, invita a tenere i piedi a terra, ma ricorda: "Questo per noi deve essere uno stimolo feroce. Faremo di tutto affinché avvenga la possibilitŕ di coronare il sogno"

    "Chi vince scrive la storia e questo per noi deve essere uno stimolo feroce". Antonio Conte sottolinea ancora una volta la voglia di spaccare il mondo dei suoi ragazzi alla vigilia della gara con il Cesena e due giorni dopo la vittoria sulla Roma che ha portato i bianconeri a +3 sul Milan. Un margine che a 5 partite dalla fine comincia a diventare importante.

    cinque finali — "Piů difficile a +1 o +3? Sinceramente io preferisco essere a +3, sappiamo di avere una partita in meno, abbiamo questo bonus di una partita che siamo riusciti a guadagnare nei confronti della diretta concorrente, ma sappiamo da qui alla fine che le difficoltŕ rimangono - ha proseguito il tecnico della Juventus -. Sono cinque finali da giocare da qui alla fine per cercare di coronare questo sogno. Arriviamo senza rimpianti alla fine del campionato. Faremo di tutto affinché avvenga la possibilitŕ di coronare il sogno. Le celebrazioni non devono toccare né noi, né i tifosi, né l'ambiente. Rimaniamo con i piedi per terra: prima di parlare, meglio vincere". Niente facili entusiasmi, ma neanche "paura che per noi non deve esistere, dobbiamo solo gestire bene situazioni positive e negative". Conte ha parlato anche di formazione e del possibile turnover visti i tanti impegni ravvicinati. "La squadra sta bene. Se cambio qualcosa, la cambio per squalifica o perché voglio avere qualcosa in piů in fase offensiva o difensiva. Sarŕ un turn-over per vincere, sceglierň sempre la squadra migliore". Non ci sarŕ Quagliarella, squalificato. "Dispiace, perché Fabio č in un gran momento di forma. Faremo le necessarie valutazioni sapendo di avere a disposizione non giocatori affidabili, ma super-affidabili".
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    Centrocampo Juve, miniera di gol. E' in mezzo la differenza col Milan

    Vidal 6 reti, Marchisio 9, Pirlo 3: la mediana dei bianconeri in stagione č stata una garanzia sottoporta, a segno nei suoi tre elementi centrali contro la Roma. E la squadra di Conte ha allungato soprattutto grazie al confronto favorevole con lo stesso reparto del Milan: piů idee e facilitŕ di manovra

    Hanno segnato tutti, contro la Roma. Vidal prima, due volte, poi Pirlo, quindi Marchisio. Il centrocampo della Juventus, valore aggiunto dei bianconeri nella volata scudetto con il Milan, ha lasciato ancora una volta il segno, come in tante altre occasioni, in questa stagione. Sottoporta, e come rendimento. Da primato. Perchč non č un caso che la Juve guardi tutti dall'alto, classifica alla mano. Tre storie diverse, quelle di Vidal, Pirlo e Marchisio in questa stagione. Tre storie di successo cui manca il lieto fine, che si chiama scudetto. Ma la Juve ci sta lavorando. Ed č un pezzo (e tre punti) avanti.

    PIRLO — Partiamo da lui perchč il gioco della Juventus parte dal lui. Si sta dimostrando l'uomo decisivo nel testa a testa con il Milan. Ed č una beffa, perchč la Juve lo ha strappato a costo zero, proprio al Diavolo, che non ha voluto rinnovargli il contratto. Pirlo contro la Roma ha segnato il suo terzo gol stagionale, ma soprattutto ha dettato, come al solito, i tempi di gioco della manovra della squadra di Conte. Che ha scelto un giocatore di qualitŕ per giocare davanti alla difesa, dando cosě l'impronta al nuovo gioco della Juventus, fondato sul possesso palla, sul fraseggio e sulla qualitŕ tecnica, in mezzo. Tutta un'altra musica rispetto al centrocampo muscolare visto con Ranieri (Poulsen e Sissoko, ricordate?) o con Delneri (accanto ad Aquilani arruffava calcio e calci Felipe Melo).

    MARCHISIO — Il Principino č diventano re. La consacrazione gliel'ha data una stagione strepitosa. Giocando finalmente in pianta stabile al centro del campo (ci voleva cosě tanto a capirlo?) in un centrocampo a tre che ne esalta le caratteristiche, cioč la completezza di gioco e la capacitŕ di inserimento con e senza palla, il torinese ha regalato gol e punti ai colori bianconeri. Con la rete alla Roma, di giustezza, un colpo da biliardo da fuori area, le sue reti stagionali sono diventate 9. Per mettere le cose in prospettiva, il miglior goleador bianconero 2011-12 č Matri, con 10 gol. Insomma, Marchisio ha segnato piů di tutti gli altri attaccanti. E non č che in fase di interdizione si risparmi, anzi. Conte consegna a Prandelli due centrocampisti in splendide condizioni psicofisiche, in chiave Euro 2012. Lui e Pirlo possono fare la differenza, in Polonia e Ucraina.

    VIDAL — Poi c'č il cileno. Che alla Roma ha realizzato due reti, una di sinistro e una di destro, per la par condicio. I gol stagionali sono 6, uno appena in meno di Vucinic, per dire. Vidal non ha la tecnica di Pirlo. E nemmeno quella di Marchisio. Perň č un macchina recupera palloni. E sa inserirsi sottoporta con i tempi giusti. Poi la mira non č quella che ti fa vincere un peluche al luna park, ma questo non vuol dire che non si sappia togliere delle soddisfazioni extralarge: i gol al Napoli e alla Roma (il secondo) sono splendidi. E con il progredire del suo inserimento in campo (calibrando gli interventi al metro arbitrale della serie A), ma soprattutto fuori (capisce l'italiano, ma parla ancora in spagnolo, almeno davanti ai microfoni), Vidal non potrŕ che crescere ulteriormente, considerato poi che non ha neanche 25 anni.

    IL CONFRONTO COL MILAN — L'Impressione č che proprio il centrocampo abbia fatto la differenza in occasione del sorpasso della Juventus al Milan. I rossoneri non hanno le idee e la fluiditŕ di manovra dei loro contendenti per il tricolore. Perchč Van Bommel č ordinato, ma č piů un incontrista lineare che un regista. Perchč Nocerino e Muntari sono due mediani, perchč con Boateng infortunato, e quindi senza le sue sgroppate negli spazi, il Milan, oltre a non avere geometrie paragonabili a quelle bianconere non ha neanche il ritmo del centrocampo di Conte. Che manovra, diverte e segna. E ora vede lo scudetto, distante solo 5 giornate.
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    Spurs padroni a Ovest, Phila accede ai playoff

    San Antonio travolge Portland ed č prima nella Western. Ok i 76ers che accedono alla seconda fase vincendo in casa di New Jersey. Milwaukee fuori. Vittorie di Memphis, Indiana e Washington

    Gli Spurs travolgono i Blazers (pieni di assenze) e si prendono matematicamente il primo posto della Western Conference. I 76ers sbancano il campo dei Nets (ultima gara della loro storia nel New Jersey) e approdano ai playoff. Inutile la vittoria di Milwaukee su Toronto.
    S.Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 124-89
    I Blazers (28-37) senza Aldridge, Batum, Crawford e Przybilla non potevano rappresentare un problema per i San Antonio Spurs (48-16), che vincono l'ottava gara consecutiva e si prendono il primo posto della Western Conference in vista dei playoff. Solita lunghissima rotazione per coach Popovich, che trova punti e sostanza da tutti i giocatori (pure James Anderson va in doppia cifra). I 34 assist distribuiti dai texani parlano chiaro. Gli Spurs dominano per tutta la gara, trovando il +17 dopo nemmeno 10' di partita con la tripla di Gary Neal (27-10 a 2'22 dalla fine del primo quarto). Tutto il resto della serata sarŕ una passeggiata per i padroni di casa.

    New Jersey Nets-Philadelphia 76ers 87-105
    Ultima partita della storia dei Nets (22-43) nel New Jersey prima del trasferimento a New York (c'erano tante stelle del passato e anche la madre del compianto Drazen Petrovic), ma i padroni di casa si presentano senza nemmeno Deron Williams (oltre a Shelden Williams, Jordan Farmar tra gli altri). I 76ers (34-30) hanno una motivazione fortissima: conquistare i playoff. I giocatori di Collins entrano piů determinati e toccano il +14 giŕ nel primo quarto (25-11 con Turner a 1'48 dalla prima sirena). I Nets riaccendono la partita con un parziale di 13-2 nel terzo quarto (62-63 a 4'26 dalla fine del periodo, firmato Gerald Wallace), ma i 76ers riprendono il controllo della partita con un break di 10-2 all'inizio del quarto periodo (86-72 siglato da Lou Williams a 8'53 dalla fine). Ottavo posto raggiunto per Phila.

    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 92-86
    I Bucks (31-33) avevano ancora qualche speranza di andare ai playoff prima della palla a due. I Raptors (22-43) non avevano Calderon nemmeno per questa partita, e hanno perso pure DeRozan nel secondo quarto (espulso sul 36-38 a 3'58 dall'intervallo per aver lanciato via il pallone per protesta). I canadesi hanno fatto sudare freddo il pubblico di casa, conducendo fino al 61-47 a 7'48 dalla fine del terzo quarto (segnato da Forbes). La rimonta dei Bucks arriva ed č chiusa da 9 punti consecutivi di Ilyasova (gli ultimi della sua squadra), che permettono a Brandon Jennings e compagni di vincere, ma i playoff sfumano per via della vittoria di Philadelphia in casa dei Nets

    Memphis Grizzlies-Cleveland Cavaliers 109-101
    I Grizzlies (40-25) hanno ancora la possibilitŕ di entrare tra le prime quattro della Western Conference, e prendersi il vantaggio del campo nel primo turno dei playoff. I Cavs (21-43) giocano solo per l'orgoglio, e con un eccellente Kyrie Irving creano piů di un problema ai padroni di casa. Gli ospiti stanno in partita alla grande, e sono ancora in paritŕ a 3'27 dalla fine con i tiri liberi di Tristan Thompson (98-98). Tony Allen ispira i suoi compagni (8 recuperi, record di franchigia per Memphis) e Mike Conley (dopo 4 in fila di Gasol) segna il canestro che spezza la gara in favore dei suoi (104-99 a 42 secondi dalla fine).

    Indiana Pacers-Detroit Pistons 103-97
    Giŕ sicuri del terzo posto della Eastern Conference, gli Indiana Pacers (42-23) possono lasciare a riposo Roy Hibbert ed evitare di sforzare la spalla sinistra di George Hill, che ha bisogno pure lui di stare fuori. La gara contro i Pistons (24-41) non ha una grande importanza se non per gli almanacchi, e si risolve nei secondi finali. I padroni di casa si prendono la vittoria con un 6/6 ai liberi (con Hansbrough e George), mentre Ben Gordon sbaglia la tripla del possibile -1 con 15.8 secondi da giocare (sul 101-97).

    Washington Wizards-Charlotte Bobcats 101-73
    Washington (18-46) vince quattro partite consecutive dopo cinque anni, e ovviamente i Bobcats (7-57) si prestano volentieri a questa opera. Non bastassero i problemi evidenti che si porta dietro una delle peggiori squadre di sempre nella storia della Nba, Tyrus Thomas viene espulso per una gomitata verso la fine del primo quarto (sul 29-22), i padroni di casa passeggiano sui resti della squadra di coach Silas e si godono anche l'8/8 dal campo dell'ex giocatore del Partizan Jan Vesely.
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    http://wahackpokemon.com/hack/portadas/lightplatinum.png




    Eccovi il download!
    Un'hack rom bellissima, tradotta in inglese grazie al mitico WesleyFG
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    Se solo riuscissi a trovare il download di "Truck Remover".... Dannata FBI!
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    Non lo trovo >.<
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    Chi mi dŕ un download funzionante del programma scritto in titolo? lol
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    Trovata ottima patch, a breve almeno qualche screen.
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    Bahrain, trionfa Vettel
    Kimi č 2°, Alonso č 7°

    Il campione in carica torna al successo davanti alle scatenate Lotus di Raikkonen e Grosjean: č il quarto vincitore diverso su 4 GP. Ferrari lontana: lo spagnolo settimo, Massa nono
    Č il Mondiale dell’equilibrio: quarto GP del 2012 e quarto vincitore diverso di quattro scuderie diverse. In Bahrain la firma, decisamente prestigiosa, č quella di Sebastian Vettel. Nella gara che sarŕ ricordata soprattutto per le polemiche relative all’opportunitŕ correre in un Paese in cui le forze governative reprimono con le cattive le opposizioni, si č rivista ad alti livelli la Red Bull del campione del mondo, di nuovo vincente e di colpo in testa al campionato dopo tre gare in cui non aveva affatto brillato.
    grande kimi — Dopo la pole di sabato, Vettel si č preso la vittoria con una gara pulita. Ma non facile. Alle sue spalle, infatti, super prestazione di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean: il duo della Lotus ha stupito e meritatamente conquistato il podio mettendo in fila Webber, Rosberg, Di Resta, Alonso, Hamilton, Massa e Schumacher. Per le Ferrari č stata la gara difficile che si prevedeva. In attesa degli agognati sviluppi della F2012 attesi per Montmelň (tra tre settimane), se non altro, il fatto che non ci sia un dominatore č un piccolo aiuto per le speranze di Alonso, in classifica sempre nelle prime posizioni (con 10 punti di ritardo dal leader Vettel). A voler essere positivi oggi va sottolineato che Fernando al traguardo ha fatto piů punti di Hamilton e Button. Ma i sorpassi presi in serie dalle Lotus e dalle stesse McLaren sono ferite che sanguinano e confermano i problemi, a Maranello bisogna continuare a lavorare sodo. E di brutto.
    artigli — Allo start ottimo lo spunto di Vettel e Hamilton, che hanno mantenuto la testa. Benissimo le due Ferrari, con quattro posizioni guadagnate da Alonso e cinque da Massa. Lo spagnolo si č ritrovato quinto dietro a Grosjean ma davanti alla McLaren di Button. Massa ha mostrato gli artigli sorpassando di forza Raikkonen al terzo giro. Il finlandese perň non ci č stato e si č ripreso la settima posizione due giri dopo. Un controsorpasso-presagio della grande prestazione Lotus. Davanti, infatti, Grosjean ha subito attaccato Hamilton per la seconda posizione: bello il duello tra i due col sorpasso del francese ai danni dell’inglese in fondo al rettilineo d’arrivo al settimo giro. E dietro Kimi non č rimasto a guardare. Saltato Massa, l’ex iridato ha poi passato Button ed č andato all’assalto di Alonso, saltato in rettilineo al 9° giro.
    polemico — Proprio in quel momento sono anche rientrati ai box per il primo pit stop Button e Massa. Il giro dopo č il turno di Hamilton, Alonso e Webber, con gli ultimi due che hanno sfruttato una nuova esitazione dei meccanici della McLaren i quali hanno costretto Lewis a cedere la posizione. All’11° č la volta di Grosjean e al 12° il turno del leader Vettel. In questa fase Alonso si č ritrovato a contatto con le due McLaren: al 12° e 13° giro nulla ha potuto cedendo la posizione ai due rivali inglesi. Si č cosě arrivati al secondo giro di pit stop intorno al 23°-24° giro. Raikkonen č rientrato al 25° giro, Vettel e Grosjean al passaggio dopo. Molto polemico Alonso con Rosberg, reo a suo dire di non avergli lasciato il minimo spazio in un tentativo di sorpasso.
    vittoria — Davanti č andato in onda il duello per la vittoria tra Vettel e Raikkonen. Al 36° il primo tentativo di Kimi andato a vuoto in rettilineo. Al 37° il secondo, pure a vuoto. Poi al 40° i due si sono fermati contemporaneamente ai box, il tedesco č ripartito sempre davanti. Nei 17 giri conclusivi ci si aspettava l’assalto di Raikkonen che perň non č arrivato perché Vettel ha gestito senza problemi. Solo il k.o. di Button ha animato un po’ il finale di gara, con le prestazioni di tutte le vetture praticamente congelate. Vince Vettel, sull’inedito podio sale anche Grosjean. Prossima gara il 13 maggio a Montmelo’.
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    Follia ultrŕ: Genoa-Siena sospesa 45' I giocatori costretti a togliersi la maglia
    Interrotta la partita di Marassi all'8' secondo tempo sullo 0-4 per lancio petardi e fumogeni in campo. Sculli convince i tifosi a far ricominciare l'incontro, ripreso dopo oltre 50' di interruzione
    Gli ultrŕ di casa hanno fermato Genoa-Siena all'8' del secondo tempo. Il calcio italiano scrive una pagina vergognosa a Genova. Un centinaio di tifosi della curva Nord ha invaso la gradinata di fronte alla tribuna stampa lanciando fumogeni e petardi con l'obiettivo di interrompere l'incontro che era sul 4-0 per la squadra toscana. Alcuni di loro si sono arrampicati sul plexiglass che separa la tribuna dal campo e Tagliavento ha subito sospeso il match. La richiesta per i giocatori del Genoa era quella di togliersi le maglie perché indegni di indossarle.
    la gente scappa — Mentre una buona parte del pubblico lascia gli spalti, gli ultrŕ si arrampicano minacciosamente sulle recinzioni. Qualcuno si sistema sul tunnel che dovrebbe portare le squadre negli spogliatoi. Si apre una pagina grottesca. Il capitano del Genoa, Marco Rossi, prova a dialogare con i propri tifosi. In campo c'č anche il patron Enrico Preziosi, ma la sua presenza non serve per riportare serenitá. Molti giocatori del Genoa si sfilano le maglie e le consegnano a Rossi. Giuseppe Sculli, si rifiuta. Giandomenico Mesto ha una crisi di nervi e scoppia a piangere. Le discussioni proseguono e, dopo 45' minuti ad altissima tensione, vengono ripristinate le condizioni per portare a termine il match. Si ricomincia in un clima irreale: i giocatori, evidentemente scossi, provano ad amministrare gli ultimi 37 minuti del match. Prima del fischio finale, il Genoa trova il gol della bandiera.
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    Liga - Il Real Madrid sbanca il Camp Nou: č +7!
    Impresa degli uomini di Mourinho, il Barcellona č sconfitto 2-1: apre Khedira dopo 16', pareggia Sanchez al 69' e poi cala la mannaia Cristiano Ronaldo al 73'
    Soltanto mercoledě intorno alle 22:30 sapremo se quello di questa sera sarŕ stato l'ultimo Clasico della stagione. Di certo, a meno che non ci sia la "bella" all'Allianz Arena, questo č stato il piů importante. E a vincerlo, per giunta al Camp Nou, questa volta č il Real Madrid, che passa per 2-1 a Barcellona e si porta a +7 in campionato con quattro partite ancora da giocare nella Liga. In altre parole, il titolo č in ghiaccio dopo un triennio a fortissime tinte blaugrana. Questa volta a vincere sono le Merengues e anche con merito.

    PIQUE' E MARCELO ANCORA FUORI - Pep Guardiola resta fedele al 3-4-3 ma lascia ancora fuori Piqué, che resta in panchina con Mascherano fiancheggiato da Puyol e Adriano in difesa. Sempre panchina anche per Fabregas e Sanchez (recuperato in extremis per la panchina), sostituiti rispettivamente da Thiago Alcantara e Tello (alla terza presenza da titolare in campionato), con Dani Alves che parte in attacco a supporto di Messi. José Mourinho, invece, dopo le speculazioni dei giorni scorsi rinuncia all'opzione trivote lasciando in panchina Lassana Diarra e Kakŕ confermando in blocco l'undici titolare di martedě sera a Monaco di Baviera. Fatto che comprende la presenza di Coentrao da terzino destro e la nuova panchina per Marcelo, con il trio Ronaldo, Ozil, Di Maria a supporto di Benzema.

    Impresa degli uomini di Mourinho: Barcellona sconfitto 2-1 - 2 KHEDIRA GELA IL CAMP NOU - Inizia la partita e si capisce subito che č un altro Real Madrid rispetto alle precedenti comparsate al Camp Nou. Le Merengues pressano alto e non sembrano per nulla essere intimoriti da un fattore campo che a livello di atmosfera dovrebbe incidere parecchio. Dopo 4' Valdes č costretto a un gran colpo di reni sugli sviluppi di un corner sul quale Ronaldo svetta su tutti, mentre il Barcellona fatica non poco a bucare la retroguardia avversaria, pagando anche per molti errori in fase di rifinitura. Al 17', cosě, arriva l'1-0. Altro corner per il Real Madrid e serie di errori pazzesca dei blaugrana: Adriano si fa staccare in testa da Pepe, mentre Victor Valdes non esce e non trattiene la palla. Puyol non spazza e ciň aiuta Khedira, che arriva in leggero fuorigioco e la tocca dentro. Il Camp Nou č gelato, il Barcellona prova a reagire ma fatica tremendamente per arrivare in area. E, quando lo fa, arriva il miracolo di Casillas che al 27' sfiora con il piede destro un tocco da pochi passi di Xavi, lanciato dentro da un gran filtrante di Messi. L'unica occasione per un Barcellona tradito dagli uomini migliori (troppi errori per Iniesta e Xavi) č questa. Il Real Madrid si chiude bene e riparte. E, alla fine, porta all'intervallo un vantaggio strameritato.

    Impresa degli uomini di Mourinho: Barcellona sconfitto 2-1 - 3 SANCHEZ ILLUDE, RONALDO CHIUDE - La ripresa č un monologo stanco. Il Barcellona attacca senza movimento e il Real Madrid chiude alla grande. L'unica vera occasione arriva al 54', quando Tello, uno dei peggiori, sbaglia incredibilmente a un passo da Casillas. Guardiola aspetta troppo a operare i cambi, ma quando al 69' si decide a mettere Sanchez (per giunta al posto di un deluso e deludente Xavi) la sfida si accende. Passa un minuto, infatti, e il cileno insacca al termine di un contropiede pazzesco sull'asse Messi-Iniesta. Sembra tutto riaperto. E, invece, non č cosě. Perché il Barcellona si dimentica di difendere e Ronaldo lo punisce dopo nemmeno due minuti, sfruttando al massimo l'ennesimo assist di Ozil e un errore della coppia Mascherano-Puyol. Guardiola mette anche Pedro e Fabregas, Mourinho risponde con Granero (per Di Maria) e Callejon (per Ozil). La partita finisce qui. Il Real Madrid torna a sbancare il Camp Nou a quasi cinque anni dall'ultima volta e fa sua (virtualmente) la Liga.

    Impresa degli uomini di Mourinho: Barcellona sconfitto 2-1 - 4

    MOURINHO CALA L'ASSO, FLOP DI GUARDIOLA - Decisiva, come quasi sempre nelle sfide tra Barcellona e Real Madrid degli ultimi anni, a segnare il confronto č la sfida tra le due panchine. E, questa volta, Guardiola finisce inevitabilmente dietro la lavagna. Perché se č vero che Mourinho ha dei meriti indubbi - il principale č stato quello di non essere sceso in Catalogna per fare le barricate ma aver provato a rilanciare sempre e comunque come mai gli era accaduto - č soprattutto evidente che a marcare in negativo l'1-2 del Camp Nou sia stata la gestione pessima dell'incontro da parte del tecnico blaugrana. Che ha rischiato con una formazione iniziale priva ancora di Piqué (sarebbe stato utile sulle palle ferme, no?) e ha tardato troppo le sostituzioni. Una gestione poco "fredda" di Guardiola. Riuscirŕ a riscattarsi? L'appello arriva martedě sera e fa rima con Chelsea. La vendetta, invece, potrebbe arrivare il 19 maggio. Ma, questa, č tutta un'altra storia. Questa č la Liga. E, la Liga, quest'anno l'ha giŕ praticamente vinta il Real Madrid. Il secondo "titulo" del Mourinho spagnolo.
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    Serie A - Il Milan frena, la Lazio pure: 1-1 pesanti
    A San Siro Ibra salva il risultato, Bojinov aggancia i biancocelesti all'Olimpico
    Erano soltanto quattro le partite in programma nel pomeriggio della 34esima giornata di Serie A, ma non si puň dire che le emozioni e i colpi di scena non siano mancati. Il risultato č che il posticipo Juventus-Roma avrŕ un'importanza determinante per il finale di campionato. Paradosso a Marassi, dove Genoa-Siena finisce 1-4 e subisce anche una sospensione per intemperanze dei tifosi di casa.

    MILAN-BOLOGNA 1-1 (26' Ramirez, 90' Ibrahimovic)

    Il Milan perde l'occasionissima per mettere pressione alla Juventus impegnata nel posticipo delle 20:45 contro la Roma. I rossoneri, anzi, vanno addirittura sotto per mano di Ramirez, che al 26' insacca nel migliore dei modi un contropiede regalato da una retroguardia rossonera distratta. Nella ripresa il Diavolo tira fuori gli artigli ma pareggia soltanto al 90' con Ibrahimovic. E non mancano le proteste per un fuorigioco inesistente fischiato allo svedese sullo 0-1. Il Milan aggancia la Juventus, ma questa sera potrebbe scendere a -3.

    LAZIO-LECCE 1-1 (82' Matuzalem, 90' Bojinov)

    La prima rete stagionale in maglia giallorossa di Valeri Bojinov in pieno recupero tiene vivissime le speranze di salvezza del Lecce e, contemporaneamente, strozza in gol l'urlo di gioia dei tifosi della Lazio che sognavano giŕ di avere un mezzo piede in Champions dopo il gol di testa realizzato dieci minuti prima da Matuzalem. Prima rete in stagione anche per il brasiliano biancoceleste, che realizza nel modo per lui piů inconsueto raccogliendo un cross perfettamente pennellato da Scaloni: ma Cosmi non si arrende di fronte a un muro che sembra insormontabile, dŕ fiducia al bulgaro nello spezzone finale di partita, e viene ripagato con il pareggio alla prima palla toccata. Il Lecce accorcia cosě a -1 rispetto al Genoa al quartultimo posto.

    Preziosissimi punti in trasferta per Bologna e Lecce - 2

    CESENA-PALERMO 2-2 (20' Bertolo, 26' Santana, 28' Rennella, 45' Silvestre)

    Il Palermo č ormai salvo, il Cesena puň ancora aggrapparsi alla matematica. Al Manuzzi finisce 2-2 ed il merito č tutto di un primo tempo pirotecnico, in cui i rosanero erano passati in vantaggio con Bertolo, colpendo una traversa con Vazquez prima di subire l'uno-due romagnolo poco prima della mezz'ora (a segno Santana e Rennella, al primo gol in serie A). Pareggio siciliano in chiusura di prima frazione con Silvestre, al rientro dopo il lungo infortunio, tra le proteste della difesa bianconera. Ripresa a ritmi decisamente piů blandi, gli unici sussulti del solito Bertolo e dell'ex di turno Budan. Per il Cesena č il quinto pareggio consecutivo.

    Preziosissimi punti in trasferta per Bologna e Lecce - 3 GENOA-SIENA 1-4 (17' e 37' Brienza, 19' Destro, 49' Giorgi, 79' aut. Del Grosso)

    Partita drammatica a Marassi. I rossoblů vengono trafitti quattro volte dal Siena e dopo il poker calato da Giorgi in avvio di ripresa scatta il finimondo. La tifoseria del Grifone fa di tutto per interrompere la partita e puntualmente al 53' tutto si ferma. Da lě in poi č il piů totale delirio. I tifosi del Genoa chiamano i calciatori sotto la curva per l'ennesimo chiarimento, chiedono che si levino la maglia ma Sculli e Frey si rifiutano di farlo. E, una volta calmate le acque, si torna a giocare per chiudere la contesta evitando maggiori problemi di ordine pubblico. Un paradosso al termine del quale il Genoa si avvicina di un altro punto alla Serie B.
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    Calcio: Fiorentina-Inter 0-0, Ljajic fallisce un rigore
    Decisiva la parata di Julio Cesar
    Firenze, 22 apr. - La rincorsa Champions dell'Inter si ferma sul campo della Fiorentina. La brutta partita del Franchi finisce 0-0 e i maggiori rimpianti sono per la squadra di Delio Rossi, incapace di trasformare un calcio di rigore con Ljajic nella ripresa. A Firenze l'Inter recupera le stelle Maicon e Sneijder, ma soltanto il terzino brasiliano parte titolare. La grande novita' nerazzurra, pero', e' il modulo scelto da Stramaccioni: accantonato il 4-3-3, il giovane allenatore romano recupera il 4-2-3-1 prediletto da Jose' Mourinho e sicuramente adatto alle caratteristiche di Sneijder. In attesa del trequartista olandese, non ancora pronto per giocare una partita intera, Stramaccioni affida all'eclettico Forlan il ruolo di regista avanzato dietro l'unica punta Milito, con Alvarez e Zarate esterni offensivi. La formazione della Fiorentina, al contrario, e' obbligata: indisponibili Amauri (squalificato) e Jovetic (problema muscolare, in dubbio per la partita di mercoledi' contro la Roma), Delio Rossi disegna un 3-5-2 con Ljajic e Cerci riferimenti offensivi. Dopo pochi minuti, pero', il tema tattico del match diventa chiaro: l'Inter controlla il possesso palla e prova a fare la partita, costringendo gli esterni viola Cassani e Pasqual ad abbassarsi sulla linea difensiva per comporre un compatto 5-3-2.
    Il risultato e' un primo tempo deludente, perche' la squadra di Stramaccioni non riesce ad aggirare la difesa avversaria, mentre la Fiorentina si affida senza esito alle ripartenze, con Cerci e l'evanescente Ljajic isolati in avanti.
    L'unico tiro in porta dei primi 45 minuti porta la firma di Forlan, che al 5' prova un sinistro dalla distanza: Boruc blocca in due tempi.
    In avvio ci provano anche Kharja e Lazzari, ma i tentativi sono imprecisi. Poi la partita si addormenta e ne' il contropiede di Zarate al 25', ne' l'azione personale di Cerci due minuti piu' tardi riescono a scuotere il torpore generale.
    Nella ripresa nulla sembra cambiare, al di la' dell'inserimento di Nagatomo per capitan Zanetti, bloccato da un problema muscolare. Zarate ci prova ancora dalla distanza al 2', ma il tiro finisce alto sopra la traversa. Al 9' Stramaccioni inserisce Sneijder al posto di Forlan, senza pero' ottenere gli effetti sperati: la manovra nerazzurra resta lenta, come del resto le ripartenze della Fiorentina.
    Poi, all'improvviso, ecco l'episodio che potrebbe cambiare la partita. Al 23' Kharja trova l'inserimento di Lazzari, l'ex centrocampista del Cagliari salta Julio Cesar, il portiere brasiliano lo tocca sul piede e l'arbitro Valeri non ha dubbi: rigore per la Fiorentina e ammonizione per Julio Cesar. Per l'Inter e' il decimo penalty subito in 33 giornate di campionato, record storico, e addirittura il quinto fischiato dal romano Valeri: stavolta, pero', Julio Cesar neutralizza il rigore tirato da Ljajic, tuffandosi sulla destra e deviando la palla in angolo. Per l'Inter sembra un segnale positivo, ma al 34' e' ancora la Fiorentina a sfiorare il vantaggio: Nastasic raccoglie l'angolo battuto da Zarate e prova la conclusione con il sinistro sfiorando la traversa. Nel finale la squadra di Stramaccioni ci prova con le conclusioni di Zarate, Nagatomo e Milito, senza pero' spaventare davvero Boruc. Per l'Inter la Champions e' davvero lontana, mentre la Fiorentina muove un piccolo passo verso la salvezza.
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    Thank You :fg:
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