Monti: Berlusconi cerca di comprare il voto degli italiani con i loro soldi

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    Roma, 10-02-2013
    "Il mio predecessore, che ritiene di essere anche il mio successore, continua a fare promesse, cercando di comperare i voti degli italiani con i soldi degli italiani". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti, riferendosi alle promesse elettorali di Silvio Berlusconi.
    "Lascio che altri dicano ciò che le gente vuole sentirsi dire e continuerò a dire quello che penso. Forse per questo nessuno dei miei illustri antagonisti politici vuole fare un confronto con me". E' quanto ha detto Mario Monti a Milano: "Ho sempre detto che io fin dal primo giorno ero disposto a farlo ma finora non è stato possibile".
    Ha iniziato con "una rivelazione, quasi una confessione" il suo discorso il presidente del Consiglio Mario Monti impegnato a Milano in un incontro prima con i giovani e poi con le donne. "In queste settimane sento molte persone che mi dicono, e so che tanti altri lo pensano, che gli piaceva di più il Monti di prima, cioè il presidente del Consiglio severo, più che il Monti politico. Vale anche per me", ha detto Monti.

    "Credo che tutti insieme, come italiani, abbiamo ritrovato dignità ed orgoglio. Un passaggio poco noto dei primi mesi di governo è stato quando vari paesi europei e gli Usa dicevano: "ti hanno messo in mano una situazione estremamente rischiosa. Perché non chiedi al Fmi un prestito di salvataggio?'. E' stato molto rischioso non chiedere questi sostegni, ma noi italiani ce l'abbiamo fatta da soli. Quando fui chiamato alla presidenza del consiglio nessuno voleva quella poltrona", ha detto Mario Monti.
    "Non volevo che si istallasse a Roma una trojka che dettasse la condotta al governo e al parlamento italiano. Quei paesi che hanno dovuto andare incontro a questa situazione sono umiliati dentro", l'Italia no, ha aggiunto.

    "Credo di essere stato un buon presidente del Consiglio" ha detto Mario Monti parlando a Milano. "Quando sono stato chiamato non c'era grande volontà di occupare quel posto e chi c'era si era ritirato", ha sottolineato, "quando sono stato chiamato ho detto di sì e credo abbiamo tirato fuori il Paese dalla crisi". "Credo che come italiani abbiamo ritrovato dignità e credo l'orgoglio di essere italiani", ha insistito.

    "Io non posso permettere, e farò di tutto per impedirlo, che i sacrifici vengano bruciati in un falò di promesse elettorali non mantenute", ha detto il presidente del Consiglio uscente, spiegando la ragione per la quale ha deciso di salire in politica. La ragione, ha spiegato Monti, risiede proprio nei tanti sacrifici che sono stati chiesti: "io ho chiesto molti sacrifici agli italiani, sono stati fatti con una maturità che ha sorpreso in Europa".

    Mario Monti ha rivendicato un suo profilo diverso nella campagna elettorale. Gli altri leader sono capaci di "attacchi giornalieri che attirano l'attenzione, di affrontare problemi importanti con slogan brevi e incisivi non guardando alla sostanza, facendo promesse che sono accattivanti, ma che non saranno mantenute e se lo fossero renderebbero la situazione ancora più grave", ha spiegato il premier parlando a Milano, "sono cose che non so fare e non voglio fare. Non aspiro a fare promesse". Dunque "lascio che gli alti dicano ciò che la gente vuol sentire, io continuerò a dire quello che sento di dover dire", ha proseguito.


    da Rainews24.Rai
     
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