Assassin's Creed II

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  1. Galéh
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    Mentre Desmond contempla l'evanescente messaggio lasciato dal Soggetto 16 nella sua cella, Lucy, macchiata di sangue e visibilmente preoccupata, entra e gli ordina di rientrare nell'Animus. Qui il protagonista assiste alla nascita di un bambino, Ezio, nell'Italia del Rinascimento, prima di essere estromesso bruscamente. I due fuggono dall'edificio della Abstergo e si rifugiano in un nascondiglio segreto dove li attendono due membri della confraternita degli Assassini: lo storico Shaun Hastings e l'esperta di computer Rebecca Crane, creatrice dell'Animus 2.0 (che chiama affettuosamente "Baby"). Lucy ritiene che i Templari non siano l'unica minaccia per l'umanità, e che la chiave per svelare la verità sia un giovane nobile fiorentino.

    Lucy pensa anche che immergersi nella vita di un assassino possa avere un benefico effetto collaterale: con i Templari sempre più vicini e decisi a ridurre il numero dei membri della confraternita nel mondo, crede infatti che grazie all'osmosi (un effetto collaterale dell'Animus), Desmond possa acquisire le abilità di Ezio rivivendo la sua vita, proprio come se fosse lui.

    L'Ezio Auditore che Desmond incontra nell'Animus è uno scapestrato diciassettenne, dedito ai divertimenti, con alcune rivalità con un certo Vieri de' Pazzi, con cui passa i mesi a bisticciare. Quando torna a casa, il padre Giovanni gli dà alcune lettere che dovrà spedire. Quando torna a casa trova il padre parlare con un famoso Gonfaloniere. Decide poi di aiutare un po' la famiglia: dando al fratellino Petruccio delle piume, picchiando l'infedele fidanzato della sorella Claudia e accompagnando la madre da Leonardo Da Vinci, un amico di famiglia. Il giorno dopo però, Petruccio, Federico e Giovanni Auiditore vengono arrestati e condotti al Palazzo della Signoria. Ezio si arrampica così fino alla cella dei parenti e Giovanni gli affida dei documenti che dovrà consegnare a Uberto Alberti;Ezio vi si reca, dandogli le prove. Il padre e i suoi due fratelli vengono comunque giustiziati dallo stesso Alberti, che ha distrutto le prove che incastravano i veri responsabili. Sfuggito alla cattura, Ezio è costretto a nascondersi. Dopo aver ricevuto aiuto e assistenza da Paola,la tenutaria di un bordello fiorentino che parteggia la sua causa, fa visita a Leonardo da Vinci che gli ripara la lama celata che era stata di Giovanni, anch'egli un assassino. Ma proprio in quel momento fa irruzione una guardia mandata da Alberti, che picchia Da Vinci:Ezio lo salva uccidendo la guardia. Il ragazzo decide di vendicarsi uccidendo brutalmente Alberti a una mostra d'arte del Verrocchio, per poi portare madre e sorella in salvo a Villa Auditore, presso Monteriggioni, dove rincontrerà lo zio Mario Auditore.

    Mentre anch'egli vi soggiorna per apprendere nuove tecniche di combattimento da suo zio Mario, Ezio scopre che Uberto Alberti non agiva da solo: la cospirazione era stata ordita dalla famiglia Pazzi, da sempre avversa agli Auditore. Ezio apprende inoltre che suo padre non era solamente un banchiere presso la banca Medici e consigliere di Lorenzo de Medici ma era anche un membro della confraternita degli Assassini. I Pazzi, invece, appartengono al segretissimo ordine dei Templari: nemici giurati della confraternita, creduti estinti quasi due secoli prima, aspirano a dominare l'Italia. Ezio inizia a uccidere i Pazzi uno a uno, affinando le proprie capacità grazie a Mario e a un misterioso uomo noto come la Volpe, e comprende che il padre aveva scoperto qualcosa di ben più grave di un semplice complotto politico. Sia la confraternita che i Templari sembrano alla ricerca dei pezzi del misterioso Codex, un libro-mosaico che, una volta ricomposto, fornirebbe la chiave di un potente segreto. Mario mostra a Villa Auditore la Parete del Codice, sulla quale sono attaccate solo sei pagine, e che le altre rimanenti dovranno essere attaccate al muro, formando il Codex. Proprio di fronte a questo, si trova un capitello, sul quale deve essere posizionato un antico manufatto che entrambi gli ordini cercano senza alcuno scrupolo.

    Intanto Ezio uccide per primo Vieri, poi il padre Francesco e i tirapiedi dei Pazzi: Stefano Da Bagnone, Francesco Salviati, Antonio Maffei e Bernardo Baroncelli. Infine insegue il loro capo Jacopo de' Pazzi, all'incontro con Emilio Barbarigo e del Gran Maestro dei Templari, Rodrigo Borgia. I due feriscono però Jacopo che viene definitivamente ucciso da Ezio.

    A questo punto Lucy chiede a Desmond di recarsi nel magazzino del nascondiglio per testare le capacità acquisite nel periodo trascorso nell'Animus. Come previsto, la sua agilità è migliorata esponenzialmente, e fisicamente è alla pari con Ezio. Gli altri cambiamenti sono meno piacevoli. Desmond manifesta una serie di disturbi allucinatori: apparentemente si tratta di brevi visioni di cavalieri e guardie, per poi evolversi in frammenti della vita di Altaïr, testimone del fatto che l'osmosi può avere conseguenze devastanti. Si trova a vivere una sorta di lungo "flashback" in cui vede Altaïr inseguire una figura sconosciuta, che in seguito si rivelerà Maria (un agente Templare risparmiata dall'Assassino verso la fine del primo gioco). L'inseguimento risulta essere una farsa: Desmond osserva la coppia fare l'amore in cima a una torre. Poco prima di tornare in sé, Desmond vede Altaïr effettuare il Salto della Fede e scopre che non riesce a seguirlo; da questo capisce che non si tratta più di un ricordo di Altaïr ma di un ricordo del figlio di Altaïr e Maria, appena concepito. Al risveglio, la mattina seguente, sembra essersi ripreso del tutto, così torna nell'Animus.

    Ezio si reca a Venezia per rintracciare gli uomini elencati in una lista redatta dal padre, e scopre che sono tutti Templari. Mentre li scova e assassina uno dopo l'altro, recuperando così diverse pagine del Codex, gli appare chiaro lo scopo delle loro trame e del loro agire. Il capo, Rodrigo Borgia ("Lo Spagnolo"), sta cercando di localizzare una cripta nascosta, dove è celato un potere oscuro e incommensurabile. I Templari intendono impiegarlo per assicurarsi il dominio sull'Italia. Per aprire la cripta occorre essere in possesso di due "frutti dell'Eden", antichi manufatti che permettono a chi li controlla di compiere azioni incredibili. Mentre si adopera per sottrarne uno al Borgia, Ezio scopre con sommo stupore che diversi amici incontrati durante i suoi viaggi in Italia (tra cui Mario Auditore, Paola, la Volpe, Teodora, Bartolomeo, e Antonio) sono membri della confraternita Assassina, e che glielo avevano nascosto per tutti i suoi 30 anni. A rivelare tutto ciò, oltre ai suoi amici, è Niccolò Machiavelli, il quale si rivela anch'egli un membro della confraternita Assassina. Quindi quelli che erano suoi amici, si rivelano essere suoi compagni. Inoltre si apprende che il ruolo di Ezio in questa serie di eventi è stato preannunciato da un'antica profezia. Ma dire che tutte le persone lo aspettavano è ben poco, perché nemmeno i suoi compagni, in realtà, sapevano qual era la sua reale importanza.

    Entrati in possesso della Mela dell'Eden, Ezio e gli altri assassini la mostrano a Leonardo da Vinci; questi, involontariamente, la attiva, e di fronte all'immensità dei suoi poteri (ai quali Ezio, così come Altair, si dimostra immune) Mario Auditore suggerisce di nasconderla a Forlì, presso Caterina Sforza, alleata dell'ordine e anch'ella Assassina.

    Purtroppo, una brutta sorpresa attende Ezio e Machiavelli. Subito dopo il loro arrivo la città viene occupata da Ludovico e Checco Orsi, due fratelli che la donna poco tempo prima aveva assoldato per uccidere il consorte e precedente signore di Forlì, Girolamo Riario (un Templare), ma che ora sono stati incaricati dal Borgia di recuperare la mappa con la posizione delle pagine del codice che Girolamo Riario aveva redatto subito prima di morire e il Frutto dell'Eden, oltre naturalmente alla testa di Caterina.

    Grazie ad Ezio, che riesce ad introdursi nella città sprangata e ad aprire le porte, Caterina e Machiavelli, accompagnati dalle poche guardie cittadine rimaste fedeli, si rifugiano nella Rocca di Ravaldino, ma una volta dentro scoprono che due dei figli di Caterina, Ottaviano e Bianca, sono stati catturati. Ezio viene mandato all'esterno a riprenderli, e durante il salvataggio di Ottaviano riesce anche ad uccidere Ludovico, ma tornato a Ravaldino viene a sapere che Checco è riuscito a rubare la Mela ed è fuggito. Ezio lo raggiunge prima che lasci Forlì e lo uccide, ma Checco, prima di morire, riesce a ferirlo gravemente, e l'Assassino fa appena in tempo a scorgere un monaco privo del mignolo sinistro rubare il manufatto prima di svenire. Rinvenuto molti giorni dopo viene a sapere, interrogando i monaci delle due abbazie dentro e fuori della città, che il monaco in questione altri non è che Girolamo Savonarola, il quale, quasi sicuramente, si è diretto a Firenze.

    Una volta a Firenze, Ezio scopre che Savonarola ha preso il controllo della città stanziandosi nel quartiere di Oltrarno e scegliendo nove luogotenenti per mantenere la città ai suoi comandi ed a soffocare il malcontento cittadino. Dopo aver sterminato i suoi nove generali, Ezio vede Savonarola trasportato dalla popolazione sul rogo ed Ezio lo uccide lì.
    Ezio Auditore con una sua vittima

    Questa parte di gioco, da quando Leonardo attiva la mela fino all'uccisione di Savonarola e il recupero del frutto, non è disponibile nella versione normale del gioco, ma solo nell'edizione limitata, edizione PC, oppure scaricabile nei vari digital delivery.

    Una volta ritrovate tutte le pagine del Codex, dopo averle fatte tradurre da Leonardo Da Vinci, Ezio posizionerà la Mela sul capitello di fronte alla Parete del Codice e unirà tutte le pagine del Codex, scoprendo con i suoi compagni che lui è il Profeta e che il mosaico raffigura la mappa mondiale proprio come quella di oggi. Essa conduce Ezio, dopo tanti ragionamenti con i compagni, a Roma nello Stato Pontificio, dove sfida Rodrigo Borgia, che nel frattempo, grazie alle sue trame, è diventato papa e risiede in Vaticano, in possesso del secondo Frutto dell'Eden, un bastone, più potente della stessa Mela dell'Eden, divenendo così uno degli uomini più potenti d'Italia. I due si affrontano nella Cappella Sistina per stabilire chi accederà alla cripta segreta sottostante. Il Templare, apparentemente uscito vincitore dallo scontro, scopre con rabbia che la stanza segreta non gli apre le sue porte. L'indomito Ezio, pur gravemente ferito, lo affronta di nuovo. Dopo averlo fatto crollare a terra, l'assassino gli dice che il vero Profeta in realtà era lui, e il Borgia racconta che ormai non ha più nessuna voglia di vivere, e quindi Ezio gli risparmia la vita, seguendo anche il Credo degli Assassini.

    Ezio posiziona il bastone al centro della stanza e, una volta entrato nella cripta, incontra la proiezione olografica di una donna che si presenta come la dea Minerva. Vi trova inoltre gli spiriti incorporei di Giunone e Giove. Ignorando le domande dell'Assassino, ella si rivolge direttamente a Desmond. Minerva racconta a Desmond (identificato da questa come il vero Profeta, mentre Ezio come il suo tramite) di appartenere ad una razza terrestre senziente presente sulla terra ben prima dell'entrata in scena dell'uomo, e racconta (con degli ologrammi che rappresentano il sistema solare e la vita prima dell'entrata in scena dell'uomo) come la razza umana sia stata creata appositamente per servire la sua razza. Successivamente, le due razze si misero a combattere fra loro ma la guerra venne interrotta da una catastrofe naturale provocata dal Sole e da una devastante eruzione solare, la quale indebolì il campo magnetico terrestre e provocò dei disastrosi cataclismi ambientali che misero a rischio di estinzione entrambe le razze. Successivamente a tale cataclisma, le due razze si accordarono per ricostruire la civiltà, ma gli uomini furono infedeli e imprigionarono Minerva e la sua razza nella cripta. Da notare che, come conseguenza di tale collaborazione e grazie all'immensa superiorità intellettuale e tecnologica della razza di Minerva, tutte le religioni dell'uomo sono riconducibili, con le inevitabili modifiche e rivisitazioni, all'antica venerazione per tale razza. Minerva, infine, avverte Desmond che la catastrofe accaduta migliaia di anni fa, potenzialmente in grado di distruggere la vita sulla Terra, si verificherà nuovamente in futuro. A tal proposito ella afferma che il suo popolo aveva cercato un modo per prevenirlo, e che il frutto dei loro sforzi giace celato in vari luoghi del pianeta (chiamati "templi"). Compito di Desmond (e dell'odierna confraternita) è quello di visitare tali templi e portare a termine le ricerche sul modo di prevenire il futuro disastro.

    Desmond, infine, esce dall'Animus per scoprire che i Templari, guidati da Warren Vidic, sono giunti al nascondiglio per catturarli. Facendo sfoggio delle sue straordinarie abilità, Desmond combatte a fianco di Lucy per respingere l'attacco. Quando Vidic si ritira, gli Assassini si danno alla fuga appena prima che scorrano i titoli di coda.



    Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Assassin%27s_Creed_II
     
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