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Sceptile92.
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Autore: Sceptile92 
Il mio nome è Jeffrey, per comodità potete chiamarmi Jeff, sono qui per raccontarvi la mia storia e di come la mia anima tormentata non riuscirà mai a trovare pace, sono qui per illustrarvi come quelli che per voi sono problemi innocenti possano a volte deformare una persona dall'interno...Ho due fratelli, ho 3 anni di differenza dal secondo e 6 anni di differenza dal terzo fratello, io sono il più grande...Mia madre aveva 21 anni quando mi ha avuto e mio padre ne aveva 24, non ho mai capito come mai una coppia fresca di matrimonio possa voler un figlio ad appena 2 mesi dal matrimonio, sta di fatto che secondo me sono nato troppo presto, non erano preparati alle responsabilità che porta un figlio ne i problemi che ne comporta...Lo ammetto anch'io ho dato problemi vari a cominciare dall'asilo, dovete sapere che da quando ero piccolo mio padre mi picchiava violentemente per qualsiasi cosa io facessi, già dall età di 4 anni ricordo che andavo a scuola e le maestre mi chiedevano come mi fossi fatto quei lividi, io dovevo dire che mi ero fatto male giocando a pallone, mio padre mi diceva di rispondere cosi altrimenti non avrei più rivisto mia madre e mi avrebbero mandato in un colleggio...Ricordo che i miei compagni avevano un pokémon, la mia vicina di banco mi raccontava del suo Snubbul rosa e di come la portava a passeggio, ricordo che un altro compagno di classe mi raccontava del suo Venusaur e di come lo portasse in groppa il pomeriggio...Io non avevo un pokémon, avevamo un growlithe ma quando avevo 2 anni mio padre lo diede via perchè diceva che non gli andava più di portarlo a spasso per fargli fare i bisogni...Io non avevo un pokémon ma ricordo che ero invidioso di loro,sin da bambino ho cominciato a provare un misto di sentimenti troppo forti che non riuscivo ad esprimere...Forse fu proprio questo ad attirarlo...Si, perchè un giorno accadde l'incontro che cambiò del tutto la mia vita, ricordo era il 14 Settembre del 1996, avevo 4 anni stavo tornando da scuola, saranno state le 15 del pomeriggio...Io ero seduto davanti perchè soffrivo di mal d'auto e ricordo che i compagni di classe da dietro mi lanciavano palline di carta e ridevano...Io sopportavo, non sapevo come reagire...A scuola ero vittima dei bulli, tornavo a casa e mio padre faceva il bullo, come potevo reagire,ormai era un abitudine...Pioveva quel giorno...L'autista dell'autobus stava passando sopra il ponte che collegava la stazione al paese, ricordo divenne tutto buio, si creò una sorta di eclisse solare, mi affacciai dal finestrino non vedevo niente,ci pensò lui con le sue zanne a strappare via il tettuccio dello scuolabus e lo aprì come fosse una banale lattina di tonno, lo ricordo ancora, lui, il grande mostro a tre teste...I bambini cominciarono a gridare, l'autista si alzò e venne decapitato da una delle teste più piccole del mostro che con un morso gli portò via il capo...Ricordo che il cuore mi batteva forte ero come paralizzato, il mostro venne verso di me...mi guardò...la sua testa di centro,la più grande, era a 10 cm dal mio viso...non sapevo se stavo per fare la fine dell'autista...il mostro lanciò un ruggito e se ne andò alzandosi al cielo e volando via...
Quello fu il giorno che mi segnò nell'intimo, a soli 4 anni avevo visto la morte con i miei occhi, in quei pochi secondi che il mostro era di fronte a me non ho avuto paura, ho pensato a cosa avrebbe pensato mia madre l'ho immaginata in lacrime, ho pensato a mio padre e a come si sarebbe sentito sollevato non avendomi più tra le palle, ricordo gli occhi scuri del mostro, scuri, senza espressione...Non si capiva nulla dal suo sguardo,era tetro,quasi senz'anima...Passarono i giorni, la mia vita sociale era pari a zero, trascorrevo le giornate chiuso in camera a giocare con i miei peluches, ci ero affezionato sapete, ne avevo uno di bugs bunny e un simpatico cagnolino azzurro che avevo chiamato Lilla che mi regalò mia nonna per il battesimo...Spesso quando ero triste mi sfogavo con loro...Quando mio padre e mia madre litigavano,invece, ero solito prendere la mia bicicletta e andare a fare una passeggiata intorno casa,spesso arrivavo dal giornalaio e tornavo indietro,percorrevo circa duecento metri forse qualcosa di più...Ricordo che ero in seconda elementare, avevo 6 anni quasi 7 ed erano passati 3 anni dall'incidente in cui l'autista dello scuolabus perse la vita, ricordo che quel giorno a scuola la maestra mi mise una nota sul diario perchè non avevo studiato geografia, tornai a casa e la maestra scrisse sul diario che voleva la firmasse mio padre, tornai a casa e mio padre cominciò a picchiarmi con la cinta, mi diceva che lui quella merda non la firmava,mia madre si metteva in mezzo per difendermi e lui picchiava anche lei...Ricordo che presi la bicicletta e andai dal giornalaio per poi tornare indietro, non mi piaceva piangere di fronte le persone anche se queste erano i miei genitori, salutai Giuseppe il giornalaio e tornai indietro...Mentre pedalavo,però,ricordo che qualcosa mi chiamò...Si, disse proprio il mio nome, mi chiamo Jeffrey e non Jeff come facevano tutti,
"Chi potrà mai essere?" pensai io...Lasciai la strada e mi avventurai tra le piante e gli alberi, abitando io in una zona vicino la montagna era abituale che le strade fossero in realtà sentieri scavati tra gli alberi, ricordo che mio padre andava spesso li a fare i funghi...Io sentivo che questa voce continuava a chiamarmi, ero sempre più curioso...Finchè non tornò quella nebbia sottile, la riconobbi subito, vidi un enorme ombra sopra la mia testa,alzai lo sguardo e vidi il mostro a tre teste...La testa più grande mi fissava mentre le altre due si guardavano intorno...Il mostro avanzava lentamente...
"Sei tu che mi chiamavi?" chiesi...Il mostro annuì...Avanzava lentamente verso di me...
"Perchè hai ucciso l'autista del mio autobus?Che ti aveva fatto?"
"Lui era un intralcio...Nulla da oggi in poi ci sarà di intralcio...Io sarò parte di te...E tu sarai parte di me...Le nostre vite saranno una cosa sola, è il nostro destino..."
Il mostro non muoveva le labbra, credo mi parlasse telepaticamente, mi spiegò poi che essendo noi una cosa sola era normale che io fossi l'unico a poterlo capire...Il mostro continuò a parlarmi...Mi disse che dal giorno in cui sono nato, il mio destino era essere una cosa sola con lui, mi stava narrando di come questo fosse collegato alle disgrazie che mi erano accadute, come ad esempio nascere in una famiglia con un padre che non mi voleva, essere tormentato dai miei compagni e dal mio genitore, non riuscire mai a provare un briciolo di felicità, non avere nessun amico...Mi raccontò di come quel giorno 3 anni prima lui sentì il mio rancore crescere dentro,lui sentiva ciò che provavo...Era come se fosse attratto dai miei risentimenti verso il mondo, e quel giorno lui mi trovò dopo 4 anni che mi cercava...Già...Lui mi stava cercando dal giorno in cui sono nato e dal primo giorno che ci siamo visti lui non ha mai perso le mie tracce...Ad un tratto una voce lo interruppe, era Giuseppe il giornalaio che ci aveva visti e mi chiamava...
"Jeff vieni via da li!!Corri!!"
Giuseppe aveva paura per me, temeva che il mostro potesse farmi del male...Non capì che doveva avere paura per se stesso,non ne ebbe il tempo per capirlo...Fu questione di pochi istanti, il mostro ruggì prepotentemente e con uno scatto gli arrivò addosso e con la sua testa più grande, quella di centro, afferro Giuseppe per la gola e lo alzò al cielo, poi venne da me...Era di nuovo a pochi cm dal mio viso,come 3 anni prima, questa volta però aveva Giuseppe tra le fauci...Il sangue cominciò a gocciolare a terra,segno che le zanne del mostro avevano già oltrepassato il suo collo, con l'ultimo fiato che aveva in gola Giuseppe mi guardò e mi disse
"Aiutami..."
io lo guardai...passai una mano sul suo viso pallido e freddo...Poi sorrisi...Lo guardai e gli risposi:
"Scusami...Non saresti mai dovuto venire qui...Ma non possiamo permettere che qualcuno ci sia di intralcio...Nemmeno tu."
Guardai il mostro con uno sguardo di intesa...Sembrava che stesse attendendo solo quello...Fu un attimo...Nessun urlo,nessun dolore...Le sue fauci si chiusero,il corpo di Giuseppe cadde a terra, e successivamente anche la sua testa...Rimasi fermo, mentre le due teste laterali del mostro smembravano il corpo del malcapitato giornalaio...Lo sentivo...Sentivo ciò che provava il mostro, riuscivo a leggere nei suoi pensieri, sentivo ciò che provava...Odio,rancore,rabbia,furia...Rimasi li finchè non rimase altro che le ossa, il mostro lanciò un ruggito,quasi violentando l'aria che ci circondava, dopodichè sorridendo mi allontanai da quel posto, sapendo che la mia vita non sarebbe stata più la stessa...SPOILER (clicca per visualizzare)Questa era la prima parte,fatemi sapere se vi è piaciuta e pubblicherò il seguito
Edited by Sceptile92 - 28/1/2013, 23:06. -
WPA.
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14 Settembre del 1996 c'entra qualcosa con la tua biografia?
Comunque moooolto carina Mi piace perchè la trovo scorrevole e si legge che è una bellezza
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Coccinellas!.
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Il seguito è d'obbligo . Bravo Zoro
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Sceptile92.
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ma che gentili ^__^ . -
Galéh.
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Molto, molto, mooooolto bella.
Premetto che ho già letto quella per il concorso e devo dire che mi piace molto il tuo stile, è semplice e poco ricercato, per nulla faticoso, ma non posso dire altro altrimenti mi gioco il giudizio dell'altra storia!
Per il resto, riguardo questa creepy, ti dico solo una cosa: CONTINUALA!. -
Sceptile92.
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Grazie Galéh ^-^ troppo gentile!! =) sinceramente non seguo uno schema preciso quando scrivo, scrivo come mi viene mi fa davvero tanto piacere che vi piaccia anche perchè avevo paura venisse fuori una cosa un po noiosa xD hahaha ^^
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Desire.
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Finalmente sono riuscita a leggerla >.< devo dire che mi piace davvero tanto *-* quindi ti consiglio di continuarla 
*__*
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Sceptile92.
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ohwwww *____*
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Capolavoro! *-* . -
Sceptile92.
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haha esagerato ferdy,grazie sei davvero troppo gentile ^^ . -
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Non mi piacciono le "paste" ma questa mi ha preso molto. . -
Sceptile92.
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Grazie Mon sono lieto ti sia piaciuta
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